domenica 16 novembre 2014

Nozze d'oro

Eccoci di nuovo ragazzi con un altro testo di Lucs scritto tutto per voi! Buon divertimento!

Nozze d'oro

Questa storia che vi sto narrando si svolge domenica 5 ottobre 2014, ma comincia 
più di 50 (leggasi: cinquanta) anni prima.

“Ma come”, direte voi, “ci vuoi raccontare tutto quello che è successo nell’arco di 
cinquant’anni? Ma sei fuori o cosa?”. E invece è proprio così, cinquant’anni fa i miei 
nonni si conobbero, ed è quello l’inizio di una storia che dura fino ad oggi.

5 ottobre 2014. Oggi andiamo al pranzo di festeggiamento delle Nozze d’oro di Italo 
Mancinelli e Maria Cristina Valle, meglio conosciuti in famiglia come “I Nonni”. 
Dobbiamo andare fino a Canale d’Alba, non ci vorrà molto, un’oretta al massimo e 
siamo lì. Eh eh, ti piacerebbe… Quella mattina gioco un po’ all’iPad (per 
concentrarmi per il viaggio, ovviamente), la batteria arriva al 10% e lo dico a mia 
mamma (che come sempre quando si sta per partire è nervosissima) : “MAMMA, 
GUARDA CHE L’IPAD SI STA SCARICANDO, CHE FACCIO?”. Al primo tentativo, 
nessuna risposta. “MAMMA, HAI SENTITO?”. Al secondo, idem. “MAMMA, E 
ALLORA?”. Continua a non rispondere, io continuo a giocare.

Prima di partire facciamo un salto dai nonni, per andare a prendere i miei pro-zii e la 
cugina di mio nonno, oltre ai nonni, naturalmente. Nella nostra macchina viene con 
noi anche il mio pro-zio, che dopo ci spiegherà che voleva venire con noi perché 
nell’altra macchina si sarebbe annoiato (il mio pro-zio è un tipo strano). Andiamo noi 
per primi. Mia mamma accende l’iPad per il navigatore, guarda la batteria: 10%. Ed 
entra in panico.

“Ma Lucas… (sbuffa)” è la sua prima reazione, che sembra dire con aria rassegnata. “Cosa c’è?” dico con faccia da angioletto. “È al 10%...(risbuffa)”. “Lo so, te l’ho urlato tre volte”. È l’inizio di una discussione che si placherà solo a metà 
strada, prima: broncio. Alla fine prendiamo il TomTom (sempre un navigatore ma 
molto più stupido e presuntuoso: quando sbagli dice: ”Torna indietro appena puoi, 
lo sapevo che sbagliavi!” con una voce da bambina capricciosa di 8 anni*) e mia 
mamma (sempre più isterica) digita la destinazione: Canale. Arrivati a questo punto 
dovete sapere che in Italia ci sono almeno tre Canale: uno vicino a Viterbo e gli altri 
due in provincia di Asti. È proprio questo il problema: ce n’erano due vicini. Mamma 
sceglie il primo che viene: Canale di Cuneo. Non l’avesse mai fatto! Il nostro Canale è 
Canale d’Alba! Dopo un’ora di viaggio ci accorgiamo di andare in direzione Cuneo, 
quella sbagliata. A quel punto, l’apocalisse. Anche mio papà diventa isterico, litiga 
con mia mamma e decide: “Guida tu che io imposto la destinazione e controllo”. 
Usiamo l’iPad dei nonni, che ha un’applicazione che fa da navigatore che (non so 
come faccia), va anche senza Wifi.

Alla fine arriviamo al ristorante dove ci dicono che in molti si perdono da Torino a Canale. Non che ci consoli molto, però... Lì ci trattano benissimo, specialmente da quando sanno che mio papà è amico di un 
cliente di fiducia del ristorante… Il posto è molto bello e si mangia benissimo e tanto 
(tra un piatto e l’altro ci portano degli assaggini deliziosi). Io e mia sorella prendiamo 
gli immancabili agnolotti al sugo di arrosto, mentre gli altri prendono dei tajarin al 
burro e tartufi buonissimi (ma sono meglio senza tartufi: sanno di terra!). Il cuoco è
molto simpatico: quando scopre che i miei nonni celebrano le nozze d’oro fa portare 
una scritta “Auguri” fatta tutta di cioccolato (che, ahimè, non mi hanno permesso di 
mangiare...). Finita la cena, il cuoco viene a salutarci e dice: “Vabbè, io vado perché fra 
poco gioca la Juve (contro la Roma nda)”. Le delusioni della vita… Superato questo 
trauma, prendiamo il dolce. Cosa prendo io se nel menu c’è qualcosa che si chiama 
“Cioccolato” (un menu un po’ strano: c’era una cosa che si chiamava “Fantasia: 
dall’acqua in poi…” che abbiamo scoperto essere un sorbetto…)? Risposta esatta, 
proprio quello! (Anche “Cioccolato” era molto originale: del cioccolato in varie 
consistenze…). Nel frattempo i nonni ci raccontano come si sono conosciuti: prima 
ad una festa, poi si lasciano e poi si sposano! L’importante è avere le idee chiare… 

Alla fine facciamo una mini-passeggiata per Canale (mini perché anche noi avevamo 
la partita quindi…) e finalmente torniamo a Torino. Prima di partire avverto mia 
mamma: “Occhio che c’è una Turin anche in Centro-America…”. Per fortuna questo 
viaggio fila liscio senza intoppi e torniamo a casa senza problemi.

È stato un giro turistico per mezzo Piemonte interessante e con un’ ottima pausa-
pranzo e ci siamo tutti molto divertiti. Purtroppo il rientro a casa non è stato 
altrettanto divertente (la Juve ha vinto con un sacco di errori arbitrali ed è andata in 
testa alla classifica)…

*E va bene, lo ammetto: le voci sono registrate da me e da mia sorella e le frasi 
proposte da mio papà.

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