Eccoci di nuovo ragazzi con un altro testo di Lucs scritto tutto per voi! Buon divertimento!
Nozze d'oro
Questa storia che vi sto narrando si svolge domenica 5 ottobre 2014, ma comincia
più di 50 (leggasi: cinquanta) anni prima.
“Ma come”, direte voi, “ci vuoi raccontare tutto quello che è successo nell’arco di
cinquant’anni? Ma sei fuori o cosa?”. E invece è proprio così, cinquant’anni fa i miei
nonni si conobbero, ed è quello l’inizio di una storia che dura fino ad oggi.
5 ottobre 2014. Oggi andiamo al pranzo di festeggiamento delle Nozze d’oro di Italo
Mancinelli e Maria Cristina Valle, meglio conosciuti in famiglia come “I Nonni”.
Dobbiamo andare fino a Canale d’Alba, non ci vorrà molto, un’oretta al massimo e
siamo lì. Eh eh, ti piacerebbe… Quella mattina gioco un po’ all’iPad (per
concentrarmi per il viaggio, ovviamente), la batteria arriva al 10% e lo dico a mia
mamma (che come sempre quando si sta per partire è nervosissima) : “MAMMA,
GUARDA CHE L’IPAD SI STA SCARICANDO, CHE FACCIO?”. Al primo tentativo,
nessuna risposta. “MAMMA, HAI SENTITO?”. Al secondo, idem. “MAMMA, E
ALLORA?”. Continua a non rispondere, io continuo a giocare.
Prima di partire facciamo un salto dai nonni, per andare a prendere i miei pro-zii e la
cugina di mio nonno, oltre ai nonni, naturalmente. Nella nostra macchina viene con
noi anche il mio pro-zio, che dopo ci spiegherà che voleva venire con noi perché
nell’altra macchina si sarebbe annoiato (il mio pro-zio è un tipo strano). Andiamo noi
per primi. Mia mamma accende l’iPad per il navigatore, guarda la batteria: 10%. Ed
entra in panico.
“Ma Lucas… (sbuffa)” è la sua prima reazione, che sembra dire con aria rassegnata. “Cosa c’è?” dico con faccia da angioletto. “È al 10%...(risbuffa)”. “Lo so, te l’ho urlato tre volte”. È l’inizio di una discussione che si placherà solo a metà
strada, prima: broncio. Alla fine prendiamo il TomTom (sempre un navigatore ma
molto più stupido e presuntuoso: quando sbagli dice: ”Torna indietro appena puoi,
lo sapevo che sbagliavi!” con una voce da bambina capricciosa di 8 anni*) e mia
mamma (sempre più isterica) digita la destinazione: Canale. Arrivati a questo punto
dovete sapere che in Italia ci sono almeno tre Canale: uno vicino a Viterbo e gli altri
due in provincia di Asti. È proprio questo il problema: ce n’erano due vicini. Mamma
sceglie il primo che viene: Canale di Cuneo. Non l’avesse mai fatto! Il nostro Canale è
Canale d’Alba! Dopo un’ora di viaggio ci accorgiamo di andare in direzione Cuneo,
quella sbagliata. A quel punto, l’apocalisse. Anche mio papà diventa isterico, litiga
con mia mamma e decide: “Guida tu che io imposto la destinazione e controllo”.
Usiamo l’iPad dei nonni, che ha un’applicazione che fa da navigatore che (non so
come faccia), va anche senza Wifi.
Alla fine arriviamo al ristorante dove ci dicono che in molti si perdono da Torino a Canale. Non che ci consoli molto, però... Lì ci trattano benissimo, specialmente da quando sanno che mio papà è amico di un
cliente di fiducia del ristorante… Il posto è molto bello e si mangia benissimo e tanto
(tra un piatto e l’altro ci portano degli assaggini deliziosi). Io e mia sorella prendiamo
gli immancabili agnolotti al sugo di arrosto, mentre gli altri prendono dei tajarin al
burro e tartufi buonissimi (ma sono meglio senza tartufi: sanno di terra!). Il cuoco è
molto simpatico: quando scopre che i miei nonni celebrano le nozze d’oro fa portare
una scritta “Auguri” fatta tutta di cioccolato (che, ahimè, non mi hanno permesso di
mangiare...). Finita la cena, il cuoco viene a salutarci e dice: “Vabbè, io vado perché fra
poco gioca la Juve (contro la Roma nda)”. Le delusioni della vita… Superato questo
trauma, prendiamo il dolce. Cosa prendo io se nel menu c’è qualcosa che si chiama
“Cioccolato” (un menu un po’ strano: c’era una cosa che si chiamava “Fantasia:
dall’acqua in poi…” che abbiamo scoperto essere un sorbetto…)? Risposta esatta,
proprio quello! (Anche “Cioccolato” era molto originale: del cioccolato in varie
consistenze…). Nel frattempo i nonni ci raccontano come si sono conosciuti: prima
ad una festa, poi si lasciano e poi si sposano! L’importante è avere le idee chiare…
Alla fine facciamo una mini-passeggiata per Canale (mini perché anche noi avevamo
la partita quindi…) e finalmente torniamo a Torino. Prima di partire avverto mia
mamma: “Occhio che c’è una Turin anche in Centro-America…”. Per fortuna questo
viaggio fila liscio senza intoppi e torniamo a casa senza problemi.
È stato un giro turistico per mezzo Piemonte interessante e con un’ ottima pausa-
pranzo e ci siamo tutti molto divertiti. Purtroppo il rientro a casa non è stato
altrettanto divertente (la Juve ha vinto con un sacco di errori arbitrali ed è andata in
testa alla classifica)…
*E va bene, lo ammetto: le voci sono registrate da me e da mia sorella e le frasi
proposte da mio papà.
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